Firmata e datata nella parte anteriore in basso "Dodi I 50".
L'opera fa parte della serie di vasi antropomorfi realizzata dall'artista negli anni Cinquanta.
Di grandi dimensioni, rappresenta una figura femminile dalle sembianze austere ed eleganti, sobrie.
Lo sguardo è alto, fiero, aperto; la fisionomia del volto è composta da grandi occhi, naso sottile e proporzionato, bocca rosata e piccola; il collo è pulito, liscio, e staglia bianco rispetto alla veste e alla capigliatura scure; i capelli sono raccolti in maniera composta intorno alle orecchie, in una sorta di treccia arrotolata che crea un effetto molto geometrico, dalla forma rotondeggiante e serpentina e nello stesso tempo ordinata, grazie ai segni rigati con cui sono state realizzate le ciocche di capelli.
Motivi geometrici a serpentina si ritrovano anche nella veste, scura sul davanti con decorazioni in chiaro, e dal fondo biancastro sul retro, con decorazioni invece in arancio, a rappresentare un manto a strisce.
Anche in questo caso il vaso risulta tagliato nella parte sommitale, così da permettere maggiore maneggevolezza e leggerezza, date soprattutto le grandi dimensioni.
La forma risulta anforata, quasi a richiamare le ideali fattezze femminili.
Elena Facchino